Relazione su presenza di granuli e/o cristalli bianchi in prodotti stagionati confezionati sottovuoto


Descrizione problema:
Campioni di prosciutto crudo sono stati disossati e stampati.
Gli stampi o mattonelle sono quindi stati conservati sottovuoto a T° di refrigerazione 0-4 °C, per 60 giorni.
Al momento dell’apertura dopo 60 giorni il prodotto si presenta “granuloso”, “sabbioso” all'assaggio e quindi alla masticazione.

Origine del difetto:
La presenza di puntini, granuli, granelli, cristalli bianchi in prodotti confezionati sottovuoto può essere dovuta a cristalli di fosfato o di sale…

Relazione su presenza di macchie scure nelle frazioni muscolari interne


Descrizione problema:
È stata rilevata presenza di macchie nere nelle frazioni muscolari interne di prosciutto crudo stagionato, soprattutto negli esteri, in corrispondenza delle striature di grasso intra e inter muscolare. Il difetto è caratterizzato dalla presenza di macchie scure visibili nel tessuto muscolare, già al termine della fase di riposo ed è rilevabile all'apertura (es. disosso e/o affettamento). Nel prodotto con difetto la maggiore incidenza di macchie è riscontrata nel muscolo semitendinoso; meno frequente nel muscolo semimembranoso e bicipite femorale. È spesso associato alla presenza di cristalli bianchi e a una elevata marezzatura (grasso intramuscolare) del muscolo.

Origine del Difetto:
Non esistono informazioni documentate sulla causa del difetto. Si tende a escludere l'origine microbiologica privilegiando invece l'ipotesi di una predisposizione della materia prima (genetica e allevamento) e dei trattamenti in fase di macellazione. Meno rilevante sembrerebbe essere l'effetto della lavorazione sull'incidenza del difetto. Si parla quindi di fenomeni di natura emorragica. Dall'analisi genetica sembra ragionevole ipotizzare che l'incremento della presenza di questo difetto possa essere riferito all'aumento del numero di ibridi disponibili in commercio e scambi di razza usati per produrre incroci (Moro, S. & Coll. Italian Journal of Animal Science, 2011).

Riguardo all'ipotesi microbiologica, tali chiazzature possono essere dovute alla proliferazione di vari tipi di batteri contaminanti casuali (Cantoni & Coll. 2000, 2001, 2008; Andrade & Coll. 2012; Eeckaut & Coll. 2012)… 

Sostituzione di nitrati e nitriti con aggiunta di altri sali di cloruro in prosciutto credo e sgambati "Tradizione Assisi"


Perché ridurre o eliminare nitrati e nitriti:
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che pancetta, salsicce e carni lavorate e carni rosse possono provocare il cancro. 

A rendere ancora più dannosa per la salute umana la carne lavorata sono i trattamenti di preparazione e conservazione industriali per gli insaccati, dalla salatura all'aggiunta di conservanti chimici, potenzialmente cancerogeni. 

Per quanto riguarda i prodotti a lunga stagionatura (> 9 mesi) come prosciutto crudo e speck, la naturale lavorazione di questi attraverso utilizzo corretto di sale, temperatura e umidità controllata degli ambienti di lavorazione, rende possibile ottenere alla fine prodotti stabili microbiologicamente e idonei dal punto di vista chimico-fisico e organolettico senza l'aggiunta di conservanti. 

In prodotti crudi a breve-media stagionatura (4-6 mesi) come sgambati "Tradizione Assisi", coppa piacentina, culatello e altri prodotti stagionatati di piccola pezzatura, l'utilizzo di nitrato e nitrito ha l'obbiettivo principale di conferire una colorazione rosso brillante alla carne stagionata e che soprattutto sia maggiormente stabile nel tempo, ovvero all'ossidazione. Infatti, il nitrato e soprattutto la forma attiva nitrito oltre ad avere attività antimicrobica nei confronti dell'accrescimento di batteri deterioranti, e soprattutto l'inibizione dell'accrescimento del batterio anaerobio Clostridium botulinum e sua produzione di tossine (Sebranek & Bacus, 2007), hanno altri ruoli tecnologici nei prodotti stagionati, come influenza sul colore rosso, formazione del flavour (Flores & Bermell, 1996; Marco, Navarro & Flores 2008; Noel, Briand, & Dumont, 1990; Olesen, Meyer, & Stahnke, 2004) e contributo alla stabilità ossidativa dei lipidi (Stahnke, 1995). 

Aspetto non positivo è la formazione di nitroso-composti per reazione di nitriti con altri composti, come la formazione di N-nitrosamine cancerogene per reazione dei nitriti con le amine biogene (Corpet, 2011)…  

Prosciutto crudo DOP Parma a "ridotto contenuto di sodio" e impianti a sostenibilità ambientale per prodotti più sicuri


Perché ridurre il sale in prosciutti e altri prodotti carnei derivati:
Il sale è un composto che si trova normalmente in natura; tutti gli alimenti come verdura, carne, pesce, latte, cereali, frutta, lo contengono in quantità variabili (http://www.valori-alimenti.com/cerca/sodio.php). Oltre a essere naturalmente presente nella materia prima, l'uso del sale è proprio di tutte le tradizioni culinarie ed è ampiamente impiegato nelle industrie alimentari come ingrediente per migliorare la sapidità dei cibi e la loro conservazione. Secondo quanto riportato dall'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), il 10% del sale consumato è naturalmente presente negli alimenti e nelle bevande, il 36% viene aggiunto durante le preparazioni casalinghe dei pasti, mentre ben il 54% si trova nei prodotti trasformati (cioè lavorati artigianalmente e industrialmente) e nei piatti preparati dai ristoranti (http://www.inran.it). L'American Heart Association (http://www.heart.org) ha stilato una lista dei prodotti critici per il loro contenuto di sale: pane a fette preconfezionato, carne da insaccati o simili, pizza, pollo, zuppe.    

A causa della naturale presenza di sodio nella materia prima e, soprattutto perché il sale è aggiunto agli alimenti come ingrediente per migliorare il gusto e la conservazione, la nostra dieta è troppo ricca di sodio. Secondo diversi studi, l'eccessivo consumo di sodio è responsabile di ipertensione arteriosa e problemi a livello dell'apparato cardiocircolatorio (Gibbs et al., 2000; Sofos et al., 1994; Rohrmann et al., 2013). Per cercare di prevenire l'insorgere delle patologie associate a un eccessivo consumo di sodio, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sviluppato un'intensa attività di studio che ha portato a raccomandare un introito giornaliero pro capite di sale inferiore a 5 grammi (equivalente a 1 cucchiaino da caffè) corrispondenti a 2 grammi di sodio (sodio = sale/2,54) (WHO, 2007). In Italia il consumo giornaliero medio di sale è circa 10-15 grammi pro capite, cioè 2-3 volte superiore a quanto raccomandato dall'OMS. L'obiettivo è quello di diminuire l'apporto di sodio con la dieta, riducendo il contenuto di sale negli alimenti, mantenendo costanti e invariate la varietà e la quantità dei cibi consumati. 

Poiché 100 grammi di prosciutto contengono 4-6 grammi di sale, equivalente alla dose raccomandata giornaliera, è necessario prevedere anche per questo prodotto una riduzione, per renderlo più salutare. Tuttavia il raggiungimento di questo obiettivo comporta difficoltà legate alle imprescindibili funzioni svolte dal sale nel prodotto (conservante, coadiuvante nella formazione dei caratteri organolettici). 

Nel caso dei prosciutti crudi, il sale svolge una funzione conservante fondamentale, ridurre il quantitativo utilizzato può portare a problemi che precluderebbero la buona riuscita del prodotto. Occorre inoltre ricordare che per molti prosciutti DOP, nei quali non è consentito l'uso di nitrati, il sale rappresenta l'unico agente di conservazione. Per questi motivi è necessario studiare il processo di produzione in ogni sua fase, valutare i passaggi critici e mettere a punto opportune modifiche alla tecnologia di lavorazione, in modo da ottenere un alimento a ridotto contenuto di sodio che sia microbiologicamente stabile ed eguagli il più possibile le caratteristiche qualitative dei prosciutti tradizionali…  

Relazione su presenza di sapore amaro in prosciutto crudo sgambato


Descrizione problema:    
I prosciutti sgambati tipo speck a 4 mesi sono risultati amari, "bitter taste", all'assaggio, sia nei muscoli più esterni (semimembranoso) che nelle frazioni muscolari interne (bicipite femorale).

Probabile origine del difetto e possibili soluzioni:
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Relazione arrivo "freschi" DOP in produzione

Il prosciutto è un prodotto altamente complesso per l'elevata eterogeneità nella sua conformazione muscolare. I produttori devono prendere in considerazione come favorire un omogeneità delle caratteristiche del prosciutto crudo, e fattore chiave è diminuire il più possibile le variabili in gioco che vanno ad aggiungersi a quelle proprie del prodotto, partendo dalle classi di peso.

Prima variabile è la qualità della coscia stessa…  

Fase di salagione e concentrazione di sale assorbito

Al termine della salagione il prosciutto crudo assorbe circa il 60-65 % del sale aggiunto.

Considerando una percentuale di sale aggiunta di circa il 5,5% per un prosciutto di circa 10 kg: % di sale assorbito = (358/10000) x 100 = 3,58%.

La concentrazione del sale nella porzione muscolare, ovvero nel "magro" dello spolpo, dipende dalla quantità di sale aggiunto e dalla quantità di magro della coscia. Le cosce con carnosità crescente avranno ricevuto quantità di sale maggiori.

Secondo uno studio fatto in Italia sull'"Influenza delle modalità di salagione sulla distribuzione del sale e dell'acqua del prosciutto crudo" (Fausto Palmia, Fausto Becchi et al., SSICA – Ferrarini S.p.A.) e in Spagna sull'influenza dei trattamenti pre-salagione sull'assorbimento del sale (N. Garcia-Gil, J. Arnau et al., 2012)… 

Fase di riposo e fase di "rinvenimento"


A fine salagione e fine fase di pre-riposo il prodotto subisce già un calo peso di circa il 10% (4% + 6%). In fase di riposo i prosciutti appesi sostano quindi in celle con ventilazione forzata, temperatura 1-5 °C e umidità relativa (UR %) compresa tra 70 e 80%. Già dalla fase di pre-riposo e prima settimana di riposo (circa 30 giorni) il sale assorbito durante la salagione diffonde dall'esterno all'interno del prosciutto, iniziando di già a uniformare la sua concentrazione per tutto lo spessore della coscia. 

Durante la fase di riposo è molto importante controllare lo scambio di umidità dal prosciutto all'ambiente perché se troppo veloce è possibile che si formi una crosta che impedirebbe il normale procedimento di stagionatura…  

Lavorazione "coppa argentina"


Introduzione: 
In Italia è vietata la lavorazione in salamoia per questo tipo di prodotto, mentre la salamoia utilizzata per la "coppa argentina" è riconducibile a quella utilizzata per il lombo spagnolo "Iberian dry-cured loin", o per la "Coppa Serrana" (Cabecera de Lomo). 

In particolare, nella Coppa Serrana viene utilizzato, oltre al sale, aglio, pimentón (peperoncino) e origano; oppure con paprika spagnola (Coppa Serrana Insaccata Paprika Majoral intera).


Lavorazione: 
Dopo 48 ore massimo di stoccaggio a temperatura di 4°C, (P. Hernàndez et al./ Meat Science 51, 1999) i lombi vengono puliti esternamente dalle fasce di grasso di copertura. 

Quindi, vengono immersi in salamoia (pickling sauce) contenente…  

Presenza di nitrato e nitrito in prosciutto crudo stagionato "mattonella" 9/10 mesi


Descrizione Problema:
È  stata rilevata presenza di nitrato, 18 mg/Kg, nelle frazioni muscolari interne (bicipite femorale) di prosciutto crudo stagionato "mattonella"  280 gg di stagionatura. 

Considerando i seguenti risultati analitici: 

Nitrato (espresso come nitrato di sodio) = 18 ppm 

quindi, 

ppm di NO3- = 18/1,37a = 13,14 ppm 
ppm di Na = 18/3,7b = 4,86 ppm 

a) peso molecolare nitrato di sodio/peso molecolare ione nitrato = 84,99/62 = 1,37 (fattore di conversione); 

b) peso molecolare nitrato si sodio/peso atomico sodio = 84,99/22,989 = 3,7 (fattore di conversione). Nitrito (espresso come nitrito di sodio) < 6 ppmc;

c) LOQ = 6 ppm (limite di quantificazione). 

Questi risultati analitici mostrano valori residuali di nitrato molto bassi (e valori di nitrito non quantificabili), per poter stabilire con certezza che il prodotto analizzato è stato addizionato di nitrati o nitriti in fase di lavorazione. 

Con un'aggiunta di nitrato di potassio (E252) all'inizio della lavorazione di circa 150 ppm, è possibile trovare nel bicipite femorale a fine stagionatura...